ASD Civico Sport 40013 Progetto Multi Sport

Progetto Multi Sport

Tutti i venerdi presso la palestra della scuola in Via San Giobbe, 42 a Funo di Argelato.

Tutti i martedi e venerdi presso la palestra della scuola di Argelato.

Tutti i lunedi corsi di avviamento atletica presso la scuola di Funo di Argelato.

La partecipazione è aperta a tutti anche se non residenti di Argelato o non frequentanti le scuole del comprensorio.

E’ possibile autorizzare il ritiro diretto dei bambini in uscita da scuola.

SportivaMente – Essere sportivi, in tutti i sensi

Essere sportivi significa tante cose. Significa muoversi, adottare sani stili di vita, mantenersi in forma, prevenire possibili futuri problemi di salute. Significa mettersi alla prova, cercare di migliorarsi, spostare in avanti i propri limiti. Significa conoscere ed usare sempre meglio il proprio corpo. Significa seguire le regole, rispettando la figura dell’istruttore, ma anche e soprattutto capendo la necessità di un sistema di regole condiviso. Significa giocare insieme, nel rispetto del compagno e dell’avversario del momento. Significa imparare ad accettare le sconfitte, e a gestire le vittorie in modo sano e senza eccessi.

Lo sport di base italiano ha tanti limiti strutturali, che sarebbe troppo lungo e complesso analizzare qui. La pandemia e i recenti problemi energetici/economici hanno messo in ginocchio tante società sportive e tante famiglie, rischiando di restringere ulteriormente la percentuale dei bambini che praticano sport. Anche da qui la proposta di un multisport vario e trasversale, aperto a tutti, con un modello organizzativo che possa venire incontro alle esigenze delle famiglie.

SportivaMente – Sviluppo fisico, cognitivo, relazionale

SportivaMente, con la M maiuscola, perché lo sviluppo motorio non può essere sganciato da quello cognitivo, affettivo, emotivo, relazionale. Il classico “Mens sana in corpore sano”, al di là di distorsioni e strumentalizzazioni storiche, aveva il difetto di alludere a due elementi separati (corpo e mente), sia pure da sviluppare entrambi in armonia. Oggi è sempre più diffusa e condivisa l’idea che corpo e mente siano in realtà una cosa sola. Ogni gioco e sport contiene inevitabilmente elementi motori (sia condizionali che coordinativi), cognitivi, emotivi, ovviamente con proporzioni variabili e peculiarità diverse. Verranno proposte attività che metteranno maggiormente in luce le capacità condizionali di forza, velocità, resistenza. Altre ad alto contenuto coordinativo, sia nell’uso del proprio corpo (gli esercizi più complessi di atletica e ginnastica) sia nella coordinazione occhio-palla e mano-palla. Alcuni giochi e sport di squadra metteranno particolarmente alla prova la capacità di collaborazione, la fiducia nei compagni, la capacità di muoversi in sintonia. Infine, verranno sperimentati giochi a contenuto cognitivo particolarmente alto, con elementi matematici, geometrici e linguistici, in un’ottica di trasversalità totale anche tra l’attività motoria e le altre materie scolastiche.

Perché multisport – Trasversalità e multidisciplinarietà

Nelle linee guida e nei testi per allenatori giovanili di qualunque sport, il Coni e le varie Federazioni puntano sempre molto sui concetti di trasversalità, multidisciplinarietà, sviluppo delle capacità coordinative ad ampio raggio. Ma nella pratica sportiva reale non è sempre facile muoversi secondo questi principi. Lo sport italiano è già diviso in modo abbastanza rigido fin da piccoli tra le varie società e discipline, gli esperimenti di multisport sono ancora una netta minoranza. E non sempre gli allenatori di un singolo sport hanno mezzi, materiali, competenze e tempo per curare la formazione motoria in modo ampio e trasversale. La precocità di alcuni sport e la ricerca esasperata del risultato sono altri due grossi problemi, perché l’approccio multidisciplinare paga nel lungo periodo ma non porta risultati agonistici nell’immediato. Da qui l’idea di un approccio multidisciplinare in toto, di un multisport estremamente vario, proposto anche ai bambini del secondo triennio, che solitamente vengono già indirizzati verso una disciplina. Ovviamente senza nessuna preclusione di target. Sono ottimi obiettivi, e per nulla in contrasto, sia il coinvolgimento di bambini che non fanno ancora sport, sia il multisport come integrazione di altre pratiche sportive più specifiche svolte in altri giorni della settimana.

Educazione sportiva contro gli stereotipi di genere

Il mondo dello sport ovviamente non è una camera stagna, ma è legato a doppio filo al contesto sociale e culturale in cui viene praticato. Da un lato ne è condizionato, dall’altro può condizionarlo a suo volta ed essere motore di trasformazione.

Gli stereotipi di genere permeano purtroppo il mondo dello sport come il resto della società. I prodotti più evidenti sono le sottoculture machiste, maschiliste e omofobe ancora purtroppo presenti negli spogliatoi di molti sport “maschili”. Per non parlare delle drammatiche situazioni di molestie, violenze e abusi perpetrati per anni da alcuni allenatori nei confronti delle loro atlete, anche ad altissimo livello. Ma, al di là dei casi limite, lo sport dovrebbe affrontare anche i piccoli stereotipi quotidiani, solo apparentemente innocui, a partire dall’idea stessa che ci siano sport “maschili” e “femminili”.

Lo slogan del progetto può essere riassunto in “anche le femmine giocano a calcio, anche i maschi fanno ginnastica artistica”. Tutte le attività saranno proposte a rotazione all’intero gruppo, senza divisione maschi/femmine. Oltre a proporre un modello totalmente trasversale e alla pari per maschi e femmine, verrà anche affrontato direttamente il tema, in modo leggero e comprensibile per quell’età, con spiegazioni, ragionamenti, racconti, aneddoti. Ad esempio facendo notare come il calcio sia considerato una sport prevalentemente maschile in Italia, prevalentemente femminile negli USA e sport nazionale a tutto tondo in Brasile. O facendo vedere ai maschi più scettici sulla ginnastica artistica le immagine di Yuri Chechi sugli anelli e chiedendogli se gli sembra ancora una “cosa da femmine”…

Intercultura attraverso lo sport

Lo sport è, o dovrebbe essere, di per se stesso strumento di inclusione, antirazzismo e intercultura. Gli esempi che arrivano dalle curve di certi stadi, purtroppo, non vanno sempre in questa direzione. Ma lo sport di base è sostanzialmente sempre aperto a tutti e, almeno nelle intenzioni, inclusivo.

Dire quindi che il progetto si rivolge a bambini di ogni provenienza, nazionalità e religione è del tutto  scontato, sarebbe impensabile qualunque ipotesi diversa. Il passo in avanti che viene qui proposto è la promozione di giochi popolari provenienti da altre culture. È la parte più flessibile del progetto, che verrà man mano elaborata in base al gruppo di bambini. A tutti i partecipanti, ma con particolare attenzione ai bambini stranieri (o italiani di seconda generazione), verrà proposto di raccontare e proporre a loro volta ai compagni sport o giochi popolari legati ai loro paesi d’origine, e in generale alle rispettive tradizioni, o anche semplicemente ai giochi che facevano i loro genitori.

Le attività sportive proposte

Atletica leggera

Non si può che partire dalla Regina degli sport, il simbolo delle olimpiadi, nonché lo sport più trasversale in assoluto. Corsa, corsa ad ostacoli, salti, lanci… ovviamente nelle loro articolazioni e applicazioni più adatte ai bambini delle elementari. Con il vantaggio di uno sport individuale e “misurabile”: la possibilità di vedere e valutare i propri miglioramenti, a prescindere dal confronto con gli altri.

Ginnastica Artistica

Altra disciplina individuale molto varia e completa. Verrà proposta logicamente in forma semplice, con i primi esercizi base a corpo libero (capovolte avanti e indietro, verticali…) ed esercizi di equilibrio ispirati alla trave.

Pallamano

Sport di squadra con la palla non troppo popolare in Italia, ma particolarmente adatto a questa fascia d’età. Non a caso molto praticato, a volte con varianti, semplificazioni e nomi diversi, in situazioni come i centri estivi o gli Scout. Verrà proposto con palle e porte ad hoc, in versione senza palleggio, per incentivare ulteriormente il gioco di squadra.

Pallavolo

Sport di squadra senza contatto fisico, con elementi cognitivi particolari (le zone di campo da coprire, la rotazione tra le 6 posizioni), che richiede anche grande fiducia reciproca tra compagni di squadra. Verrà proposto in forma facilitata come “palla rilanciata”, per poi provare ad inserire gli elementi tecnici di battuta, palleggio e bagher, già decisamente avanzati per questa fascia d’età.

Basket

Altro sport di squadra con la palla, ad alta componente tecnica e coordinativa, diversamente dalla pallavolo utile anche per imparare a gestire il contatto fisico. Verrà proposto in forma facilitata ma completa, con anche il palleggio.

Calcetto

Il calcio è lo sport nazionale italiano. Molto praticato e ancor più seguito, amato da molti, snobbato o aspramente criticato da altri. Verrà proposto con un approccio “laico” e trasversale, con attività rigorosamente integrate tra maschi e femmine. Logicamente con le regole del calcetto, trattandosi di attività in palestra.

Baseball

Altro gioco poco popolare in Italia, ma dagli spunti interessanti. Colpire con la mazza una pallina in movimento è un gesto tecnico che richiede e sviluppa importanti doti coordinative. Mentre la difesa, in particolare la scelta della base a cui passare la pallina, propone elementi logici molto avanzati da un punto di vista cognitivo.

Giochi popolari

Accanto agli sport veri e propri, verranno proposti numerosi giochi popolari, anche molto diversi tra loro. Da Ruba bandiera a Bandiera Genovese, da Dodge-Ball a palla prigioniera… il repertorio da cui attingere è amplissimo. E la speranza (vedi paragrafo sull’intercultura) è di ampliarlo ulteriormente con proposte degli stessi bambini.

Giochi da tavolo in forma motoria, ad alto contenuto cognitivo

Proposta sicuramente insolita e innovativa, legata all’ambito della ludodidattica che verrà esposto del prossimo paragrafo. Verranno proposti ai bambini anche giochi di movimento basati su regole e meccanismi di alcuni classici giochi da tavolo. La caratteristica base di questi giochi è che i contenuti cognitivi saranno pari se non superiori a quelli motori. Per essere chiari: i bambini compiranno gesti motori semplici (esempio: una piccola corsa) per poi essere chiamati a compiere scelte tattiche e logiche non banali, in base alle regole del gioco. Esempi di giochi di questo tipo: giochi con le lettere tratti da Scarabeo e Paroliere/Ruzzle, Tris e Forza 4, ma anche altri meno conosciuti come Splendor e Azul.

Per i bambini di 3°-4°-5° > aiuto compiti, giochi da tavolo e ludodidattica

Bambini di 1° e di 5° elementare hanno ovviamente capacità, attitudini ed esigenze molto diverse. Per garantire una proposta di qualità e adeguata alla diverse fasce d’età è necessaria una divisione in due categorie d’età: primo biennio e secondo triennio (vedi sotto: struttura organizzativa).

Allo stesso tempo uno dei punti di forza del progetto sta nella possibilità per i genitori di venire a prendere i bambini solo a fine attività, possibilità da garantire anche per i bambini del 2° gruppo, cioè quelli di 3°-4°-5°. Da qui l’idea di un’attività di aiuto-compiti per i più grandi in parallelo al multisport  dei più piccoli. Un istruttore seguirà, assisterà e aiuterà i bambini, che in attesa del loro turno in palestra potranno mettersi avanti con i compiti assegnati per il fine settimana.

L’attività di semplice aiuto-compiti si alternerà con una proposta diversa e innovativa. L’associazione Just Play da anni promuove la cultura dei giochi da tavolo a tutto tondo, con particolare attenzione alle proposte ludiche per i bambini. Tra le attività svolte: serate divulgative con gli autori, organizzazione di tornei e di eventi (Castel Maggiore Gioca), iniziative contro le ludopatie, collaborazione con la Consulta dei Ragazzi di Castel Maggiore, interventi nei centri estivi, corsi di formazione sulla ludodidattica per educatori e insegnanti. L’idea è di proporre ai bambini del triennio, una volta al mese, una sessione guidata di giochi da tavolo adatti alla loro fascia d’età. Saranno proposti giochi sia competitivi che cooperativi, pensati per sviluppare capacità cognitive e relazionali diverse: giochi logico-matematici, geometrico-spaziali, giochi di bluff, giochi di creatività, giochi su parole e linguaggio…

Struttura organizzativa

I bambini della scuola di Argelato (martedi e venerdi) o Funo (lunedi o venerdi) passano direttamente dalle classi alla palestra, con delega agli istruttori, dando alle famiglie la possibilità di venirli a prendere solo a fine attività.

Multisport: 16.30 sino alle 18.30

Avviamento atletica: 16.30 sino alle 18.00